Zombie Survival Kit è uno studio sulle apocalissi quotidiane che accettiamo con indifferenza.

Tre attori incarnano mondi distorti: estetica ossessiva, consumismo sfrenato e alienazione digitale. Incapaci di comunicare, interagiscono solo attraverso la violenza, l’unico linguaggio ancora comprensibile. Qual è il vero kit di sopravvivenza?

regia e drammaturgia di Maura Pettorruso
con Emanuele Cerra, Maria Vittoria Barrella e Stefano Pietro Detassis
scene Lorenzo Zanghielli

Tre attori sono i rappresentanti di altrettanti mondi del nostro tempo. L’estetica bulimica e ossessiva. Il consumismo sovra produttivo. L’alienazione della non comunicazione virtuale. Tre mondi che non sanno – non possono più – comunicare. Lo spettacolo è senza parole. Agiscono l’uno sull’altro con l’unico linguaggio universale riconosciuto: la violenza. Per divertimento, per frustrazione, per paura, per vendetta, per difesa. Nessuno vince, nessuno perde.

Il gioco al massacro di cui si sentono protagonisti si ribalta continuamente rivelandoci la nostra fine. Un attore ingoia gallette di riso e con la bocca piena cerca di parlare al pubblico. Poi sputa e torna a riempirsi la bocca.

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